“Idilla aveva un cane lupo come amico e, assieme, passeggiavano nel bosco canticchiando nel bosco.

Le ombre delle betulle rischiaravano il cammino e le felci lussureggianti adornavano il sentiero.

Era una sensazione più̀ unica che rara poiché Pelmo, il cane lupo…non smetteva mai di annusare i fiori che incontrava.

Pelmo, tuttavia, ad un certo punto, tutto eccitato,  prese la parola e disse ispirato…”Idilla! Non ti spaventare! Continua a correre e troverai un altare”.

Idilla era abituata alle strane uscite del suo cane fedele e ascoltò con attenzione le sue parole, mettendosi appunto (l’attimo dopo) a correre nel Bosco…

La sensazione di fresco e di pura libertà le illuminavano gli occhi.

E le mani…erano aperte al sole quasi come ad invocare gli spiriti del Cielo…

Tutto ad un tratto Idilla si fermò davanti ad una pietra angolare dal color bianco fugace. Fasci di luce, provenienti dalle venature della pietra, illuminarono lo spazio circostante e Idilla si trasformò, lentamente, in una farfalla color Celeste Indaco.

Idilla inizio a volare libera, spensierata e felice e Pelmo le mandò un bacio di buonafortuna”